MUTAFORMA/CREATURE MITOLOGICHE by Karim, Licantropi,vampire,kitsune,nogitsune,berserkir,guerrieri-giaguaro,nekomata

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Karim Aoudj
view post Posted on 14/6/2017, 10:09




LICANTROPO:Detti licantropi (dal greco lyk�nthropos, lykos = lupo, �nthropos = uomo), i lupi mannari esistono nelle leggende dei popoli fin dall'antichit�. Nelle societ� primitive, cos� come ancora al tempo dei Longobardi, la capacit� di assumere temporaneamente la forma animale era una delle caratteristiche del potere degli sciamani e dei guerrieri. Si definiscono tali quegli uomini che, per varie ragioni tra l'altro oscure, in certi momenti riescono a trasformarsi in lupi, o comunque a divenire molto selvaggi e quindi pericolosi. Nel XVI secolo si verificarono in Francia molti casi di licantropia, per la maggior parte rimasti insoluti, quindi non attribuibili a semplici lupi, ma ad altri esseri sconosciuti. Gilles Garnier, nello stesso periodo, era un solitario che uccideva e divorava i bambini che si trovavano lontano da casa. Una sorta di "Hannibal" del tempo. Accusato di licantropia e stregoneria, fu arso vivo a Dole, in Francia, il 18 gennaio 1573. Garnier proveniva da una zona infestata dai lupi, in cui sempre in quegli anni, altre quattro persone furono processate per licantropia. Pu� essere quindi che ci fosse stata una sorta di epidemia che aveva portato certe persone ad assumere caratteri bestiali? Una sorta di Rabbia? Il tedesco Peter Stubbe si vantava di aver ricevuto una cintura stregata dal diavolo con la quale poteva trasformarsi in lupo quando lo voleva.


Fu dilaniato sulla ruota della tortura, decapitato e arso il 28 ottobre del 1589 per aver ucciso negli anni precedenti almeno 13 bambini, compreso suo figlio e due donne incinte. Anche molte streghe di quel peiodo vennero processate con l'accusa di potersi trasformare in lupi mannari durante i loro sabba. Nel 1588 un cacciatore riusc� a mozzare la zampa di uno di questi lupi ed a conservarla. Tornato in paese, la mostr� a tutti, ma inspiegabilmente, nella sacca, al posto della zampa, c'era una mano di donna con un anello. Un nobile che passava di l�, lo riconobbe, corse a casa e trov� la moglie che si curava una ferita. Non aveva pi� la mano. Accusata di licantropia, fu arsa sul rogo. In realt�, la licantropia nella maggior parte dei casi, non � altro che una malattia mentale, in cui i soggetti si credono lupi, ululano e cercano carne umana da divorare. Casi come quelli riportati qui sopra sono frequenti anche successivamente ed in altri luoghi del mondo ed in certi casi, i lupi mannari vennero proprio considerati persone malate, quindi da curare, piuttosto che da ardere in piazza. Nella maggior parte si trattava di serial killer psicopatici. In altri luoghi del mondo, accadevano cose simili, ma al posto dei lupi troviamo altri animali: il giaguaro in America del Sud; il leopardo, la iena ed il coccodrillo in Africa; la tigre in India e la volpe ed il tasso in Giappone.


VAMPIRO:Il vampiro è un essere mitologico o folcloristico che sopravvive nutrendosi dell'essenza vitale (generalmente sotto forma di sangue) di altre creature, nonché una delle figure dominanti del genere horror.[1][2][3][4][5]

Nonostante entità di tipo vampirico siano diffuse in numerose culture ed epoche il termine "vampiro" divenne popolare solo agli inizi del XVIII secolo, in seguito all'influenza delle superstizioni presenti nell'Europa dell'est e nei Balcani, dove le leggende sui vampiri erano molto diffuse,[6][7] sebbene fosse noto anche con altri termini, come βρυκόλακας (vrykolakas) in Grecia e strigoi in Romania. La superstizione nei confronti dei vampiri crebbe a tal punto da far nascere una grave isteria collettiva che in alcuni casi portò a piantare paletti nei cadaveri e ad accusare alcune persone di vampirismo.

I folcloristici vampiri dell'Europa dell'est presentavano una notevole varietà di rappresentazioni, dal simile agli umani al cadavere putrefatto.Il concetto di vampirismo esiste da millenni; culture come quella mesopotamica, ebraica, greca e romana concepirono demoni e spiriti che possono essere considerati precursori dei moderni vampiri. In tutte le leggende di ogni civiltà passata e presente però, i diversi tipi di vampiri vengono tutti accomunati da una caratteristica chiave, cioè quella di nutrirsi in qualsiasi diversa maniera dei loro simili. Ad ogni modo, nonostante la presenza di creature simili ai vampiri in queste antiche civiltà, il folclore sui vampiri così come lo conosciamo oggi si è originato esclusivamente nell'Europa dell'est[6] quando i miti della tradizione orale di numerosi gruppi etnici vennero messi per iscritto e pubblicati. Nella maggior parte dei casi, i vampiri sono creature malvagie redivive, vittime suicide o streghe, ma possono anche essere cadaveri posseduti da spiriti malevoli o umani trasformati dopo essere stati morsi da altri vampiri. La credenza in tali leggende divenne così persuasiva da causare isteria di massa e pubbliche esecuzioni di persone credute vampiri.


KITSUNE:Kitsune (狐? [kitsɯne], Ascolta[?·info]) è la parola giapponese per "volpe". Le volpi sono un soggetto ricorrente e un elemento di particolare importanza nel folclore giapponese; in italiano, kitsune si riferisce ad esse in questo contesto. Secondo la mitologia giapponese la volpe è un essere dotato di grande intelligenza, in grado di vivere a lungo e di sviluppare con l'età poteri soprannaturali: il principale tra questi ultimi è l'abilità di cambiare aspetto ed assumere sembianze umane, infatti esse appaiono spesso con l'aspetto di una bella donna. In alcuni racconti esse utilizzano queste abilità per ingannare il prossimo — come sovente avviene nel folclore comune — mentre altri le ritraggono come guardiani benevoli, amiche, amanti e mogli. Più una kitsune è vecchia, saggia e potente, più code possiede, fino a un massimo di nove.

Le kitsune sono strettamente accomunate alla figura di Inari, il kami shintoista della fertilità, dell'agricoltura e del riso: esse sono al suo servizio col ruolo di messaggere, e tale veste ha rafforzato il significato soprannaturale della volpe. Come conseguenza dell'influenza che esercitano sulle persone e dei poteri loro attribuiti, vengono venerate come fossero a tutti gli effetti delle divinità.

L'origine storica del ruolo centrale della volpe nel folclore giapponese è da ricercare nella sua armoniosa convivenza con gli esseri umani nel Giappone antico, da cui derivano i vari miti e leggende su queste creature.


NOGITSUNE:La yako o nogitsune (野狐? lett. "volpe di campo") nella mitologia e nel folklore giapponese è una volpe (kitsune) maligna e dispettosa, che si differenzia dalle benevoli zenko (善狐? lett. "volpi buone") per la sua natura maliziosa e malvagia. Come narra una leggenda di Kyūshū, essa avrebbe la capacità di possedere le persone, che quando entrano in tale stato sono chiamate yako-tsuki (野狐憑き?).
La possessione porta ad uno stato di forza sovrumana e capacità soprannaturali

BERSERKIR:I Berserkir (dalla parola norrena, al singolare Berserkr, talvolta anglicizzato in Berserker) erano feroci guerrieri scandinavi che avevano fatto giuramento al dio Odino, da loro adorato nella sua forma di "Voden" (letteralmente "furore"). Prima della battaglia entravano in uno stato mentale di furia, detto berserksgangr, che li rendeva particolarmente feroci e insensibili al dolore. Le fonti nordiche descrivono spesso la condizione della berserksgangr con espressioni che al lettore moderno suggeriscono l'idea di uno stato di trance, e che non hanno mancato di suscitare tentativi di interpretazione di tipo psicologico o neurologico.
Essi erano chiamati i guerrieri orso e si pensa siano mutaforma,come licantropi,ma capaci diventare orsi

GUERRIERI-GIAGUARO:Gli indios brasiliani parlano spesso di donne-giaguaro o uomini-falco, tanto per fare un esempio, poiché per loro è normalissimo associare un certo comportamento umano in armonia con l’universo e la natura a quello di un qualche animale. Una delle strade sciamaniche più percorse è quella che porta alla natura e al mondo animale. Gli sciamani cercano di DIVENTARE come animali, poiché gli animali, indipendentemente dal fatto che pensino e ragionino o meno, “SANNO”. Ogni persona, anche se non è consapevole (e la stragrande maggioranaza degli urbanizzati ne è del tutto all’oscuro, anche se ha un cane o un gatto in casa) ha uno o più animali-totem. Spiriti guardiani che hanno un legame con egli e che lo guidano nell’altromondo, gli insegnano, lo mettono alla prova, gli danno forza, amore ed energia. Una persona può trasformarsi in donna-giaguaro, uomo-falco o qualsiasi altro animale. Può abbandonarsi al potere del serpente, all’amore di un’orsa, alla libertà di un condor.Questi individui non erano e non sono altro che mutaforma capaci di assumere forme feline di giaguari.

NEKOMATA:Il nekomata (猫又? "gatto a due code") è uno yōkai, una creatura soprannaturale della mitologia giapponese evolutasi da un gatto e caratterizzata dalla presenza di una coda biforcuta o addirittura di una seconda coda e dalla capacità di camminare sulle zampe posteriori.

Come per il "cugino" bakeneko e la kitsune, la trasformazione avviene solitamente quando il gatto raggiunge un'età avanzata (10 anni, secondo alcuni racconti): per questo motivo, fino al XVII secolo ai gatti spesso veniva mozzata la coda, secondo la credenza che questo avrebbe impedito la loro trasformazione in nekomata; tale superstizione potrebbe col tempo aver contribuito all'allevamento del bobtail giapponese, una razza di gatti privi di coda.

Tradizionalmente, la distinzione tra nekomata e bakeneko è molto sfumata, tanto che secondo alcuni racconti l'uno potrebbe trasformarsi nell'altro avanzando ancora con l'età oppure per aiutare una persona cara. In ogni caso, diversamente dal bakeneko, nel nekomata il legame col mondo dei morti è molto forte, tanto che si dice si nutra di carogne e possegga poteri necromantici e sciamanici come la capacità di far muovere i morti a proprio piacimento, semplicemente agitando le sue code, un po' come un marionettista fa coi suoi pupazzi. Di solito usa questo potere esclusivamente per il proprio divertimento, tuttavia, essendo estremamente vendicativo, è solito rianimare i parenti defunti di coloro che l'hanno maltrattato per perseguitarli e rivalersi di ciò che ha subito fino a che non venga placato con offerte in cibo, scuse e attenzioni.

Un'altra caratteristica che, secondo alcune leggende relativamente più recenti, avvicina i nekomata ai bakeneko, sarebbe quella di possedere la capacità di trasformarsi in donne umane — nekomusume (猫娘? "donna gatto"). Rispetto ai bakeneko però, essi appaiono come donne più mature, meno raffinate e circondate da un'atmosfera tetra e malsana, in grado di indurre malattie in chi rimane loro accanto troppo a lungo.
 
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